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Autorizzazioni campo da padel: come aprirlo in sicurezza

| AmarantoIdea |

Se decidiamo di fare del padel il nostro prossimo business è fondamentale sapere che ci sono delle autorizzazioni cruciali di cui avremo bisogno per aprire un campo da padel. Vediamo quali sono gli obblighi degli imprenditori che vogliono entrare in questo settore e come orientarsi.

Autorizzazioni per campo da padel: quali sono

Quando ci poniamo come obiettivo la realizzazione di un campo da padel funzionale e sicuro dovremmo guardarci bene dal fai da te – allo scopo magari di risparmiare qualche migliaia di euro: i rischi possono essere enormi. E’ solo di un paio di anni fa la notizia scandalo del Padel Club di Laurentina, designato come sede dei Campionati Italiani Indoor di padel e poi chiuso prima che fossero svolti per sequestro giudiziario a causa di abuso edilizio. In quel caso, la struttura era in realtà in concessione alla Federazione Italiana Tiro con l’Arco: molto lontana dal mondo del padel!

E’ importante dunque affidarsi ad un professionista competente per eseguire i lavori di progettazione e realizzazione. Il campo da padel è, nella normativa italiana, una costruzione semplice. Come tale, deve disporre delle autorizzazioni necessarie prima di essere eretta e deve seguire il regolamento per essere a norma di legge. Se la chiusura è infatti un rischio di non poco conto, la possibilità che un atleta si faccia male nel nostro campo, se non a norma, ci espone a problemi di natura legale ancora maggiori.

Lo studio di fattibilità

La prima delle autorizzazioni per campo da padel da ottenere è rappresentata dalla dichiarazione di ammissibilità urbanistica dell’installazione. Questa dichiarazione può essere rilasciata a seguito di una richiesta preliminare di fattibilità all’Ufficio tecnico comunale che ci indicherà se l’installazione è consentita e con quali prescrizioni. Il passo successivo è la realizzazione di uno studio di fattibilità.

Cosa si intende per studio di fattibilità?
Un’analisi, effettuata da un geometra esperto o da un ingegnere civile, riguardo alle possibilità di aprire un campo da padel in quel determinato luogo. Se lo studio di fattibilità ha esito positivo è possibile richiedere il permesso per la costruzione del campo. Le autorizzazioni da ottenere variano tuttavia sulla base della collocazione prevista del campo: indoor o outdoor.

Autorizzazioni per campo da padel outdoor

Le autorizzazioni da ottenere per la costruzione di un campo da padel outdoor sono minori, per ovvi motivi di semplicità di realizzazione. In ogni caso, è necessario sempre chiarire se intendiamo aprire il campo da padel riconvertendo un’installazione già esistente – es. campo da calcio o tennis – o su terreno vergine. Nel caso si tratti di quest’ultima possibilità, oltre ai vincoli paesaggistici e di rumore, ci saranno da vagliare anche quelli urbanistici – es. la distanza dai confini. Dovrà essere inoltre valutata la presenza di condutture elettriche o di gas al di sotto della superficie, per evitare danni alle condutture stesse e pericoli per i futuri atleti.

Autorizzazioni per campo da padel indoor

In questo caso, l’iter si fa più complesso in quanto lo studio di fattibilità, dovrà tenere conto della zona urbana, della destinazione d’uso e della compatibilità del progetto con il quartiere in cui si trova. Per la costruzione del campo da padel dovranno inoltre essere considerati volumetria e vincoli urbanistici più complessi. Sia per campi indoor che outdoor di nuova costruzione dovrà comunque essere eseguita una perizia geologica per attestare che il terreno sia idoneo alla realizzazione dell’opera.

Permessi per campo da padel: SCIA o PDC

Per aprire un campo da padel nuovo, dopo l’esito positivo dello studio di fattibilità, sarà necessario richiedere il titolo abilitativo ufficiale del comune per intervento di nuova costruzione. Questo si concretizza nella SCIA o nel PdC (permesso di costruire). La richiesta di questi permessi per campo da padel deve essere corredata dalle autorizzazioni ottenute  – es. quella paesaggistica – e dal progetto. In particolare, il progetto deve essere dettagliato con informazioni riguardanti aspetti geometrici, estetici e funzionali dell’opera. Anche l’idoneità geologica, sondata da un tecnico abilitato, deve essere allegata.

Potremmo dare il via alla costruzione del campo da padel solo dopo l’ottenimento dell’abilitazione.

Permessi per campo da padel: il collaudo

Aprire un campo da padel non è difficile, ma come ogni struttura sportiva dedita ad ospitare persone dobbiamo avere la certezza che sia sicura al 100%. Per questo, nonostante l’iter di autorizzazioni e permessi piuttosto articolato, è anche indispensabile eseguire un collaudo. E se vogliamo evitarlo? Non è possibile! Sempre che desideriamo ottenere il certificato di agibilità comunale, santo graal di ogni nuova costruzione. Una volta scritta la relazione di conclusione dei lavori e presentato i certificati, sarà un ispettore estraneo al progetto a controllare che tutto sia stato fatto a norma di legge. L’ispezione è solitamente effettuata in maniera accurata ed il collaudatore potrebbe decidere di prelevare campioni di cemento o verificare personalmente con i suoi strumenti il rispetto di vincoli urbanistici particolari.

Permessi per campo da padel: il certificato di agibilità

L’ultimo permesso necessario per aprire un campo da padel, quello che ci fa tirare un sospiro di sollievo, è il certificato di agibilità. Questo, oltre a permettere l’accesso alle persone nell’edificio, libera il proprietario da ogni rischio legale che possa derivare da eventuali vizi della costruzione. In questo caso, a farne le spese saranno infatti i diretti interessati che hanno certificato il falso – es. il direttore dei lavori – o l’ispettore che non ha controllato adeguatamente l’immobile.

Quanto costa aprire un campo da padel?

Le autorizzazioni ed i permessi necessari per aprire un campo da padel sembrano essere molti ed immaginiamo che anche i tempi si dilatano. Tuttavia, molte di queste procedure possono essere svolte in giornata, soprattutto quelle che riguardano esperti e professionisti privati. Possiamo affermare con certezza che le fasi dispersive a livello di tempi, oltre a quella dei lavori, sono quelle che coinvolgono i comuni: il rilascio del Permesso a Costruire e del certificato di agibilità.

Ed i costi di tutto l’iter? Non alti come pensiamo, circa il 15% dell’ammontare totale dell’opera, ma anche meno in caso di strutture multicampo.

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